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Panoramica sullo stretching

 Panoramica sullo stretching 

Lo stretching non è una moda degli ultimi tempi, ma è una pratica con basi fisiologiche solide, che può fare una differenza enorme nel benessere quotidiano del cavallo che, ben eseguito, può portare benefici tangibili, migliorando salute, mobilità, qualità della vita e prestazioni atletiche. 


Cos’è lo stretching equino?

Per stretching si intende un insieme di esercizi mirati ad allungare in maniera passiva o attiva i muscoli e le catene muscolari del cavallo. Lo scopo principale è mantenere o aumentare la flessibilità e la mobilità articolare. 

In pratica, si tratta di posizionare una parte del corpo del cavallo in un allungamento controllato, con il fine di stimolare le strutture muscolari, fasciali e tendinee a distendersi dolcemente.

Gli esercizi possono essere svolti da terra o in sella, tramite movimenti dinamici (attivi) o mantenuti staticamente (passivi). 


Perché integrare lo stretching nella routine?

Il cavallo, per natura, è un animale che necessita di tanto movimento ed esegue autonomamente una vastissima gamma di movimenti. Purtroppo la vita che gli proponiamo, fatta di moltissime ore in box, paddock piccoli, lavoro ripetitivo, selle spesso limitanti, lunghi periodi di inattività, gestione non sempre ottimale insomma, finisce per irrigidirlo, accorciare le catene muscolari e creare compensazioni che, nel tempo, diventano vere e proprie disfunzioni.

Lo stretching, se inserito regolarmente nella routine settimanale, è in grado di:

• Prevenire infortuni muscolari e articolari

• Migliorare la performance atletica

• Favorire il recupero post-esercizio

• Ridurre lo stress muscolare da sovraccarico o inattività

• Aumentare la consapevolezza corporea del cavallo


Non serve fare stretching ogni giorno, ma bastano anche 2-3 sessioni a settimana per ottenere benefici visibili.

I benefici dello stretching in base al tipo di cavallo


Cavallo giovane 

Nel cavallo giovane, i tessuti sono ancora in sviluppo e sono elasticissimi. Le strutture muscolari e tendinee sono elastiche, ma non ancora stabilizzate. Inserire lo stretching nella routine di un puledro avviato al lavoro leggero aiuta a:

• Promuovere uno sviluppo simmetrico e armonico

• Prevenire vizi posturali e compensazioni precoci

• Migliorare la mobilità e la coordinazione

• Abituarlo fin da subito al contatto e alla manipolazione consapevole

È fondamentale che lo stretching in questa fase sia dolce, guidato e senza forzature.


Cavallo anziano 

Nel cavallo anziano, lo stretching ha una funzione fondamentale: contrastare la rigidità fisiologica legata all’età. 

I tessuti perdono elasticità, le articolazioni si irrigidiscono e spesso compaiono forme di artrosi o compensazioni croniche.

In questo contesto, lo stretching può:

• Ridurre il dolore e la rigidità articolare

• Favorire la circolazione e il drenaggio linfatico

• Stimolare il cavallo mentalmente, migliorando l’umore

• Mantenere un minimo di mobilità funzionale anche in cavalli a riposo

È importante eseguire movimenti lenti, senza scatti, rispettando la soglia di tolleranza dell’animale.


Cavallo sportivo 

Il cavallo sportivo, che svolge attività intensa e ripetitiva, è il candidato ideale per lo stretching regolare. I suoi muscoli sono costantemente sottoposti a stress (positivo e negativo) e carichi importanti.

In questo caso, lo stretching:

• Migliora la performance (mobilità, fluidità, ampiezza dei movimenti)

• Previene le contratture e i microtraumi

• Supporta il recupero tra una sessione e l’altra

• Favorisce un assetto posturale equilibrato

• Migliora la qualità del lavoro in sella (sia in flessione che in estensione)

Integrare una sessione di stretching dopo il lavoro o nei giorni di scarico è una delle strategie più intelligenti per prolungare la carriera sportiva del cavallo e prevenire infortuni gravi.


Cavallo poco attivo

Anche i cavalli che lavorano poco, o che vivono in paddock in semi-libertà, beneficiano enormemente dello stretching. Spesso, infatti, si tende a pensare che questi cavalli siano “a posto” perché “vivono liberi”, ma la realtà è che l’inattività, la mancanza di stimoli strutturati o i piccoli problemi ai quali comunque non sono immuni, può comunque portare a:

• Perdita di tono muscolare

• Rigidità da inattività

• Posture scorrette da compensazioni

• Carenza di elasticità muscolare

In questi soggetti, il lavoro corporeo e lo stretching servono a mantenere il corpo attivo, prevenire il decadimento muscolare e stimolare le connessioni neurologiche legate al movimento consapevole.


Stretching e gestione: un binomio vincente

Lo stretching, da solo, è utile. Ma se viene integrato in una gestione funzionale, può diventare un vero e proprio strumento terapeutico preventivo e risolutivo. 

Quando un cavallo vive in un ambiente favorevole (paddock, compagnia, alimentazione corretta, libertà di movimento), risponde molto meglio allo stretching, perché:

• I tessuti non sono costantemente compressi o in tensione

• Il cavallo è più rilassato mentalmente

• La muscolatura è più pronta a ricevere stimoli

La combinazione di movimento quotidiano + stretching mirato è forse il miglior approccio possibile per mantenere un cavallo in salute, longevo e performante, sia che si tratti di un atleta, sia di un compagno di passeggiate o compagnia. 

In più, lo stretching è un momento di connessione profonda tra cavallo e umano. Non si tratta solo di “tirare le gambe”: è un dialogo corporeo, una comunicazione non verbale basata sul rispetto e sull’ascolto. È anche una delle poche attività in cui il cavallo può scegliere di partecipare attivamente o rifiutare, aiutando chi lo gestisce a capire se c’è dolore, rigidità o fastidio, lo stretching infatti è anche un rivelatore riguardo la salute strutturale del cavallo.

Lo stretching è un pilastro troppo spesso trascurato nella gestione del cavallo. Non serve essere fisioterapisti per capirne il valore, né per iniziare ad applicarlo con buonsenso. Occorrono conoscenza di base, attenzione all’animale, coerenza nella gestione. 

Che tu abbia un cavallo da passeggiata, un atleta da competizione o un vecchio compagno in pensione, il movimento consapevole e lo stretching possono migliorare la sua vita in modo sostanziale.

Inserirlo nella routine non è solo una buona idea: è un investimento concreto nella salute del tuo cavallo, nella sua longevità e nel vostro rapporto.


Il mio corso sullo stretching per il cavallo per proprietari è studiato appositamente per rendere i proprietari consapevoli e in grado di applicare lo stretching in modo corretto al proprio cavallo. 




Copyright © 2014 – data odierna

Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.

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