Zolfo e benessere equino
Zolfo e benessere equino
C’è però un’enorme confusione su questo elemento, e non ogni sua forma è utile al benessere tangibile del cavallo.
Questo post ha lo scopo di chiarire quella che è la chimica dello zolfo e la biochimica dello zolfo sul corpo del cavallo.
Chimica → Com’è fatto un elemento, come cambia, con cosa reagisce.
Biochimica → Come quella sostanza interagisce con un organismo vivente, come viene metabolizzata, assorbita, e in generale utilizzata da l’organismo.
Lo Zolfo
Lo zolfo si presenta in natura come elemento cristallino ed è biochimicamente inerte. Ciò significa che lo zolfo, senza un trattamento chimico adeguato, non può essere utilizzato da l’organismo in quanto non è solubile né assimilabile.Un esempio sono i cannelli di zolfo i quali, utilizzati moltissimo per i trattamenti di benessere non terapeutico, dalle tantissime proprietà decantate, sono in realtà utili solo per effetto meccanico, ma non per effetto biochimico. Infatti lo zolfo in questa forma non assorbe e non rilascia, è inerte, significa che non fa niente.
Altra faccenda è lo zolfo presente in saponi, pomate, unguenti e altri prodotti ad utilizzo topico, e lo zolfo come integratore alimentare.
Lo zolfo e le sue diverse forme
Lo zolfo, come già detto, è un elemento cristallino e necessita di trattamento chimico per essere utilizzabile e poter beneficiare delle sue proprietà.Ecco le 3 forme in cui viene utilizzato e commercializzato lo zolfo, e perché sono differenti.
Zolfo cristallino
Commercializzato sotto forma di cannelli. È zolfo minerale che proviene dalle zone vulcaniche, fuso e colato negli stampi. Non ha subito alcun processo chimico che lo rende utilizzabile da l’organismo. I suoi benefici sono meccanici (rotolamento del cannello) ma non biochimici.Riguardo i cannelli di zolfo per il massaggio
Da chiarire una componente fondamentale dell’anatomia del cavallo.
Quando utilizziamo i cannelli di zolfo li facciamo rotolare sul pelo, non sulla pelle. Lo zolfo topico funziona solo se arriva sulla cute. Il cannello non lo fa.
Il pelo del cavallo ha il compito di proteggere la pelle, dunque qualunque cosa venga messa sul cavallo, deve prima di tutto oltrepassare la barriera naturale data dal pelo e dalla sua fisiologia che lo rende una protezione naturale della pelle.
I cannelli di zolfo non alterano lo strato lipidico che ricopre i peli del cavallo, e già questo è la dimostrazione di quanto lo zolfo cristallino sia inerte, poiché lo zolfo “attivo” è sgrassante, ed è quello precipitato o colloidale, non il cristallino.
Se i cannelli fossero zolfo, allora sarebbe rischioso utilizzarli con frequenza sul pelo o la pelle del cavallo.
I cannelli di zolfo sono semplicemente zolfo cristallino naturale, raccolto nelle aree vulcaniche, fuso a circa 120–150°C e poi colato in uno stampo. Il processo di fusione modifica solo la forma, non la struttura chimica. Una volta raffreddato, il cannello torna a essere esattamente ciò che era prima: zolfo minerale allo stato solido, completamente inerte dal punto di vista biochimico.
Questo significa che non si scioglie, non penetra, non rilascia nulla sulla pelle e non reagisce con i tessuti biologici.
Le sensazioni che si avvertono durante l’uso come calore leggero, scorrimento, micro-vibrazioni, effetto “borotalco” sul pelo o sulla pelle, non sono proprietà terapeutiche dello zolfo, ma semplici effetti meccanici dati dalla sua superficie liscia, dalla densità e dal modo in cui rotola sul pelo.
È importante chiarire anche un altro punto: aggiungere ingredienti durante la fusione non cambia la natura del cannello. Lo zolfo liquido è idrofobico, non si miscela con estratti o sostanze attive, e soprattutto le alte temperature degradano quasi tutto ciò che si tenta di incorporare. Al raffreddamento, qualsiasi aggiunta rimane intrappolata nella massa solida senza alcuna possibilità di essere rilasciata o di interagire con la pelle.
Per questo motivo i cannelli non hanno effetti biochimici, non disinfiammano, non assorbono tossine, non rilasciano minerali. La loro utilità è esclusivamente meccanica, legata al massaggio, alla pressione e allo scorrimento. E questo può essere piacevole, può stimolare leggermente la microcircolazione cutanea superficiale, può dare una sensazione di sollievo, ma non ha nulla a che vedere con un’azione terapeutica, o con l’utilizzo dello zolfo come elemento biologicamente attivo.
2. Il cannello “assorbe tossine”?
No, impossibile.
Lo zolfo solido non assorbe, non ha porosità attiva né proprietà di scambio ionico.
È come dire che un sasso assorbe tossine.
3. Il cannello “tira fuori l’infiammazione”?
No.
Non esiste alcun meccanismo biochimico che lo permetta.
Le sensazioni che si avvertono (caldo, scorrimento, alleggerimento) derivano solo dal massaggio meccanico, NON da un effetto dello zolfo.
4. Il cannello funziona perché viene fuso?
No.
Fonderlo cambia SOLO la forma, non le proprietà.
Una volta raffreddato torna identico allo zolfo minerale originario: chimicamente inattivo.
5. Posso scioglierlo in acqua per farne un trattamento?
No.
Lo zolfo elementare è insolubile in acqua.
Nell’acqua non rilascerà nulla di utile.
Queste micro-sollecitazioni fanno muovere i cristalli interni che, sfregando tra loro, producono lo scricchiolio.
Non è un segnale energetico, non è l’infiammazione che “risponde”, non è il corpo che comunica nulla.
È fisica dei materiali.
14. Perché il cannello si rompe?
Perché lo zolfo cristallino è fragile per natura.
Le rotture sono dovute a:
-stress meccanici (rotolamento continuo su superfici irregolari)
-microfessure che si ampliano nel tempo
-dilatazione termica minima (calore della mano o del pelo)
-umidità
-eventuali inclusioni d’aria durante la fusione
A un certo punto, la microfrattura interna diventa abbastanza grande da far cedere il cannello.
È normale e inevitabile, e non è l’infiammazione che è stata assorbita.
Zolfo precipitato
È ottenuto facendo reagire lo zolfo con soluzioni chimiche specifiche, fino a farlo “precipitare” sotto forma di particelle finissime.
Queste particelle sono così piccole da poter essere sospese in creme o unguenti senza separarsi.
È stabile, sicuro da applicare sulla pelle, e mantiene effetti locali come antibatterico e cheratolitico.
Non penetra in profondità né entra in circolo: funziona solo sulla superficie cutanea.
Copyright © 2014 – data odierna
Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
Tutti i diritti riservati.
Quando utilizziamo i cannelli di zolfo li facciamo rotolare sul pelo, non sulla pelle. Lo zolfo topico funziona solo se arriva sulla cute. Il cannello non lo fa.
Il pelo del cavallo ha il compito di proteggere la pelle, dunque qualunque cosa venga messa sul cavallo, deve prima di tutto oltrepassare la barriera naturale data dal pelo e dalla sua fisiologia che lo rende una protezione naturale della pelle.
I cannelli di zolfo non alterano lo strato lipidico che ricopre i peli del cavallo, e già questo è la dimostrazione di quanto lo zolfo cristallino sia inerte, poiché lo zolfo “attivo” è sgrassante, ed è quello precipitato o colloidale, non il cristallino.
Se i cannelli fossero zolfo, allora sarebbe rischioso utilizzarli con frequenza sul pelo o la pelle del cavallo.
I cannelli di zolfo sono semplicemente zolfo cristallino naturale, raccolto nelle aree vulcaniche, fuso a circa 120–150°C e poi colato in uno stampo. Il processo di fusione modifica solo la forma, non la struttura chimica. Una volta raffreddato, il cannello torna a essere esattamente ciò che era prima: zolfo minerale allo stato solido, completamente inerte dal punto di vista biochimico.
Questo significa che non si scioglie, non penetra, non rilascia nulla sulla pelle e non reagisce con i tessuti biologici.
Le sensazioni che si avvertono durante l’uso come calore leggero, scorrimento, micro-vibrazioni, effetto “borotalco” sul pelo o sulla pelle, non sono proprietà terapeutiche dello zolfo, ma semplici effetti meccanici dati dalla sua superficie liscia, dalla densità e dal modo in cui rotola sul pelo.
È importante chiarire anche un altro punto: aggiungere ingredienti durante la fusione non cambia la natura del cannello. Lo zolfo liquido è idrofobico, non si miscela con estratti o sostanze attive, e soprattutto le alte temperature degradano quasi tutto ciò che si tenta di incorporare. Al raffreddamento, qualsiasi aggiunta rimane intrappolata nella massa solida senza alcuna possibilità di essere rilasciata o di interagire con la pelle.
Per questo motivo i cannelli non hanno effetti biochimici, non disinfiammano, non assorbono tossine, non rilasciano minerali. La loro utilità è esclusivamente meccanica, legata al massaggio, alla pressione e allo scorrimento. E questo può essere piacevole, può stimolare leggermente la microcircolazione cutanea superficiale, può dare una sensazione di sollievo, ma non ha nulla a che vedere con un’azione terapeutica, o con l’utilizzo dello zolfo come elemento biologicamente attivo.
FAQ Cannelli di Zolfo: Cosa Fanno Davvero e Cosa No
1. Il cannello rilascia zolfo sulla pelle?
No.
Lo zolfo solido è inerte, non solubile, non penetra e non rilascia nulla.
La sensazione di “polverina” sulle mani è solo abrasione superficiale del cristallo, NON rilascio biodisponibile.
No.
Lo zolfo solido è inerte, non solubile, non penetra e non rilascia nulla.
La sensazione di “polverina” sulle mani è solo abrasione superficiale del cristallo, NON rilascio biodisponibile.
2. Il cannello “assorbe tossine”?
No, impossibile.
Lo zolfo solido non assorbe, non ha porosità attiva né proprietà di scambio ionico.
È come dire che un sasso assorbe tossine.
3. Il cannello “tira fuori l’infiammazione”?
No.
Non esiste alcun meccanismo biochimico che lo permetta.
Le sensazioni che si avvertono (caldo, scorrimento, alleggerimento) derivano solo dal massaggio meccanico, NON da un effetto dello zolfo.
4. Il cannello funziona perché viene fuso?
No.
Fonderlo cambia SOLO la forma, non le proprietà.
Una volta raffreddato torna identico allo zolfo minerale originario: chimicamente inattivo.
5. Posso scioglierlo in acqua per farne un trattamento?
No.
Lo zolfo elementare è insolubile in acqua.
Nell’acqua non rilascerà nulla di utile.
6. Posso polverizzare il cannello per usarlo come zolfo topico?
No.
Polverizzare non rende biodisponibile lo zolfo.
Senza un processo chimico non diventa né colloidale né precipitato.
È solo polvere minerale, quindi inutile a livello cutaneo.
No.
Polverizzare non rende biodisponibile lo zolfo.
Senza un processo chimico non diventa né colloidale né precipitato.
È solo polvere minerale, quindi inutile a livello cutaneo.
7. Posso bruciare il cannello per “attivare lo zolfo”?
Sconsigliatissimo e inutile.
Bruciandolo ottieni anidride solforosa (SO₂):
– irritante respiratorio
– nessun beneficio cutaneo
– zero effetti terapeutici
È solo pericoloso.
8. È vero che cattura la negatività o l’energia stagnante?
Se parliamo di ENERGIA BIOLOGICA, no.
Non ha alcuna proprietà fisica o chimica che lo permetta.
Se parliamo di rituali o percezioni soggettive, quella è un’altra sfera, legittima, ma NON scientifica.
Sconsigliatissimo e inutile.
Bruciandolo ottieni anidride solforosa (SO₂):
– irritante respiratorio
– nessun beneficio cutaneo
– zero effetti terapeutici
È solo pericoloso.
8. È vero che cattura la negatività o l’energia stagnante?
Se parliamo di ENERGIA BIOLOGICA, no.
Non ha alcuna proprietà fisica o chimica che lo permetta.
Se parliamo di rituali o percezioni soggettive, quella è un’altra sfera, legittima, ma NON scientifica.
9. Perché allora “funziona” per molti?
Perché il massaggio meccanico:
– stimola lievemente la microcircolazione superficiale
– rilassa il tessuto superficiale
– dà sensazione di scorrimento diversa dalla mano
– è piacevole e rituale
– l’idea che funzioni fa percepire il funzionamento, è un effetto placebo
L’effetto è del massaggio superficiale non dello zolfo.
Perché il massaggio meccanico:
– stimola lievemente la microcircolazione superficiale
– rilassa il tessuto superficiale
– dà sensazione di scorrimento diversa dalla mano
– è piacevole e rituale
– l’idea che funzioni fa percepire il funzionamento, è un effetto placebo
L’effetto è del massaggio superficiale non dello zolfo.
10. Esistono cannelli “migliorati”, “arricchiti”, “potenziati”?
No.
Aggiungere ingredienti nella fusione è inutile:
– lo zolfo liquido è idrofobico (non si mischia con nulla)
– le alte temperature degradano quasi tutto
– al raffreddamento le sostanze rimangono intrappolate, inutilizzabili
Sono solo cannelli colorati o profumati, non potenziati.
No.
Aggiungere ingredienti nella fusione è inutile:
– lo zolfo liquido è idrofobico (non si mischia con nulla)
– le alte temperature degradano quasi tutto
– al raffreddamento le sostanze rimangono intrappolate, inutilizzabili
Sono solo cannelli colorati o profumati, non potenziati.
11. È pericoloso?
Usato come strumento meccanico, no.
Bruciato, inalato o ingerito è irritante e tossico.
Usato come strumento meccanico, no.
Bruciato, inalato o ingerito è irritante e tossico.
12. Il cannello può essere usato nei protocolli di benessere equino?
Sì, ma per ciò che è realmente:
-strumento da massaggio meccanico
-superficie che scorre in modo particolare (ogni materiale ha scorrevolezza differente, data dalla sua unica consistenza)
-utile per stimolare aree superficiali
-strumento per trattamento energetico e spirituale
NON per effetto biochimico
NON per rilasciare zolfo
NON per sfiammare
NON per trattamento terapeutico fisico
NON sostituisce in alcun modo un trattamento professionale
NON è un tampone per non adoperare la corretta gestione
13. Perché il cannello di zolfo scricchiola?
Perché dentro è cristallino.
Quando lo fai scorrere sul pelo, il cannello riceve:
-micro-vibrazioni
-piccole sollecitazioni meccaniche
-lievissime variazioni termiche
Sì, ma per ciò che è realmente:
-strumento da massaggio meccanico
-superficie che scorre in modo particolare (ogni materiale ha scorrevolezza differente, data dalla sua unica consistenza)
-utile per stimolare aree superficiali
-strumento per trattamento energetico e spirituale
NON per effetto biochimico
NON per rilasciare zolfo
NON per sfiammare
NON per trattamento terapeutico fisico
NON sostituisce in alcun modo un trattamento professionale
NON è un tampone per non adoperare la corretta gestione
13. Perché il cannello di zolfo scricchiola?
Perché dentro è cristallino.
Quando lo fai scorrere sul pelo, il cannello riceve:
-micro-vibrazioni
-piccole sollecitazioni meccaniche
-lievissime variazioni termiche
Queste micro-sollecitazioni fanno muovere i cristalli interni che, sfregando tra loro, producono lo scricchiolio.
Non è un segnale energetico, non è l’infiammazione che “risponde”, non è il corpo che comunica nulla.
È fisica dei materiali.
14. Perché il cannello si rompe?
Perché lo zolfo cristallino è fragile per natura.
Le rotture sono dovute a:
-stress meccanici (rotolamento continuo su superfici irregolari)
-microfessure che si ampliano nel tempo
-dilatazione termica minima (calore della mano o del pelo)
-umidità
-eventuali inclusioni d’aria durante la fusione
A un certo punto, la microfrattura interna diventa abbastanza grande da far cedere il cannello.
È normale e inevitabile, e non è l’infiammazione che è stata assorbita.
15. Cosa significa davvero quando si rompe?
Significa solo che il cristallo ha raggiunto il suo punto di rottura.
Non indica:
-che ha “assorbito negatività”
-che ha “tirato fuori infiammazione”
-che ha “finito la sua energia”
-che il cavallo aveva un blocco
-che ha “scaricato” qualcosa
La rottura è un fenomeno fisico, NON un messaggio del corpo.
16. Quindi la rottura ha un significato pratico?
Sì, ma solo questo:
-Devi sostituirlo, perché rotto non scorre più bene.
-Non dice nulla sul cavallo, sul suo corpo, né sul trattamento.
17. Perché allora viene venduto come “miracoloso”?
Perché suona bene, perché è “antico”, e perché la parola zolfo evoca “purificazione”.
Ma la realtà è semplice: È solo zolfo minerale fuso e solidificato.
Non ci sono studi scientifici che dimostrano l’efficacia dei cannelli di zolfo al di fuori della loro azione meccanica.
Si tratta di zolfo cristallino che ha subito processi di lavorazione chimica necessari per renderlo zolfo precipitato o zolfo colloidale. Ciò permette di utilizzare a livello cutaneo i suoi benefici. È infatti antibatterico superficiale, cheratolitico leggero, sebo regolatore e purificante.
In questa forma però non entra in circolazione e non riduce infiammazioni profonde, dunque non ha effetto su articolazioni, muscoli, tendini e legamenti.
Significa solo che il cristallo ha raggiunto il suo punto di rottura.
Non indica:
-che ha “assorbito negatività”
-che ha “tirato fuori infiammazione”
-che ha “finito la sua energia”
-che il cavallo aveva un blocco
-che ha “scaricato” qualcosa
La rottura è un fenomeno fisico, NON un messaggio del corpo.
16. Quindi la rottura ha un significato pratico?
Sì, ma solo questo:
-Devi sostituirlo, perché rotto non scorre più bene.
-Non dice nulla sul cavallo, sul suo corpo, né sul trattamento.
17. Perché allora viene venduto come “miracoloso”?
Perché suona bene, perché è “antico”, e perché la parola zolfo evoca “purificazione”.
Ma la realtà è semplice: È solo zolfo minerale fuso e solidificato.
Non ci sono studi scientifici che dimostrano l’efficacia dei cannelli di zolfo al di fuori della loro azione meccanica.
Zolfo topico.
È lo zolfo presente in tutti i prodotti che si utilizzano sulla pelle quali sapone, pomate, unguenti, ecc..Si tratta di zolfo cristallino che ha subito processi di lavorazione chimica necessari per renderlo zolfo precipitato o zolfo colloidale. Ciò permette di utilizzare a livello cutaneo i suoi benefici. È infatti antibatterico superficiale, cheratolitico leggero, sebo regolatore e purificante.
In questa forma però non entra in circolazione e non riduce infiammazioni profonde, dunque non ha effetto su articolazioni, muscoli, tendini e legamenti.
Zolfo precipitato e zolfo colloidale: cosa significa
Quando lo zolfo cristallino viene lavorato chimicamente per diventare topico, prende due principali forme: precipitato o colloidale.
Quando lo zolfo cristallino viene lavorato chimicamente per diventare topico, prende due principali forme: precipitato o colloidale.
Zolfo precipitato
È ottenuto facendo reagire lo zolfo con soluzioni chimiche specifiche, fino a farlo “precipitare” sotto forma di particelle finissime.
Queste particelle sono così piccole da poter essere sospese in creme o unguenti senza separarsi.
È stabile, sicuro da applicare sulla pelle, e mantiene effetti locali come antibatterico e cheratolitico.
Non penetra in profondità né entra in circolo: funziona solo sulla superficie cutanea.
Zolfo colloidale
È zolfo disperso in microscopiche particelle sospese in un liquido, spesso acqua o gel.
La dispersione in colloide aumenta la superficie attiva dello zolfo, migliorandone l’efficacia locale sulla pelle.
Anche questo tipo non entra nel sangue e non ha effetti sulle articolazioni o sugli stati infiammatori interni.
In breve: precipitato e colloidale sono forme chimiche trasformate dello zolfo, che permettono di usarlo in creme, saponi e pomate in modo sicuro ed efficace solo localmente, ma non lo rendono biodisponibile come un integratore alimentare.
Lo zolfo integratore alimentare viene estratto da materia organica contenente zolfo, e non dallo zolfo cristallino.
MSM supporta la salute di pelle, pelo e zoccoli, la salute delle articolazioni ed allevia piccole infiammazioni e stati infiammatori cronici, ma richiede tempo, dalle 6 alle 8 settimane per iniziare a vedere gli effetti. Può essere generalmente somministrato per lungo periodo.
Cistenia e Metionina sono due aminoacidi, utili per rafforzare pelo e zoccoli.
Alcune fonti riguardo gli integratori MSM
È zolfo disperso in microscopiche particelle sospese in un liquido, spesso acqua o gel.
La dispersione in colloide aumenta la superficie attiva dello zolfo, migliorandone l’efficacia locale sulla pelle.
Anche questo tipo non entra nel sangue e non ha effetti sulle articolazioni o sugli stati infiammatori interni.
In breve: precipitato e colloidale sono forme chimiche trasformate dello zolfo, che permettono di usarlo in creme, saponi e pomate in modo sicuro ed efficace solo localmente, ma non lo rendono biodisponibile come un integratore alimentare.
Zolfo integratore alimentare (MSM (Metilsulfonilmetano), Cistenia, Metionina)
Lo zolfo alimentare non deriva dallo zolfo cristallino, dunque non si ottiene dallo zolfo proveniente dalle zone vulcaniche. Si tratta di composti organici contenenti zolfo biodisponibile (quello naturalmente contenuto negli alimenti come l’aglio o le crucifere).Lo zolfo integratore alimentare viene estratto da materia organica contenente zolfo, e non dallo zolfo cristallino.
MSM supporta la salute di pelle, pelo e zoccoli, la salute delle articolazioni ed allevia piccole infiammazioni e stati infiammatori cronici, ma richiede tempo, dalle 6 alle 8 settimane per iniziare a vedere gli effetti. Può essere generalmente somministrato per lungo periodo.
Cistenia e Metionina sono due aminoacidi, utili per rafforzare pelo e zoccoli.
Alcune fonti riguardo gli integratori MSM
The effect of methyl sulphonyl methane supplementation on biomarkers of oxidative stress in sport horses following jumping exercise.
Methylsulfonylmethane (MSM) Supplementation in Adult Horses Supports Improved Skeletal Muscle Inflammatory Gene Expression Following Exercise.
Chiarito ciò, se davvero stai cercando i benefici tangibili dello zolfo, le forme davvero utili sono quella topica, per piccoli problemi cutanei, e quella alimentare.
Il massaggio con il cannello di zolfo è più una coccola che un rimedio.
Methylsulfonylmethane (MSM) Supplementation in Adult Horses Supports Improved Skeletal Muscle Inflammatory Gene Expression Following Exercise.
Chiarito ciò, se davvero stai cercando i benefici tangibili dello zolfo, le forme davvero utili sono quella topica, per piccoli problemi cutanei, e quella alimentare.
Il massaggio con il cannello di zolfo è più una coccola che un rimedio.
Copyright © 2014 – data odierna
Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
Tutti i diritti riservati.


