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Lievito di birra per il cavallo

Lievito di birra per il cavallo

Il lievito di birra è un integratore naturale da l’apprezzabile quantitativo di proteine, minerali (selenio, cromo, fosforo, magnesio, zolfo) e vitamine, in particolare le vitamine del gruppo B le quali hanno azione epatoprotettrice, analettica (stimola il sistema nervoso centrale) e svolgono un ruolo molto importante nella funzione di ripristino della flora batterica intestinale e del suo buon mantenimento, anche per questo il lievito di birra è considerato un buon probiotico naturale.

Il lievito di birra è adatto a tutte le categorie di cavalli, è ben tollerato ed i suoi componenti facilmente assimilabili. Si trova puro (lievito di birra al 100%) da aggiungere alla razione quotidiana, o nelle miscele di integratori e mangimi industriali di diverso tipo.


A cosa serve?

Grazie a l’apporto di proteine, vitamine e minerali il lievito di birra è molto apprezzato ed è utilizzato per ripristinare e mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale indispensabile per una buona digestione e assimilazione dei nutrienti, inoltre migliora la resistenza dell’organismo ed è un buon supporto nei periodi di stress fisico. I suoi benefici migliorano anche la qualità del mantello, ciò lo rende un prodotto comunemente integrato durante il periodo della muta.


Per quanto tempo somministrarlo?

Essendo un integratore alimentare e non un farmaco, i benefici del lievito di birra sono apprezzabili se somministrato, in maniera continuativa, per un periodo che va dalle 2 settimane ai 2 mesi, dipendentemente dalle necessità. I cicli di somministrazione si possono ripetere da due a più volte l’anno, solitamente durante il cambio di stagione poiché è un periodo stressante per l’organismo, o comunque quando necessario. 
Essendo presente anche in alcuni mangimi industriali, la somministrazione può anche essere continua nel tempo. Essendo appunto un integratore e non un farmaco, non crea assuefazione. Per apprezzarne i benefici è indispensabile un’alimentazione adeguata, sana e ben bilanciata, gli integratori infatti integrano nutrienti, ma sono del tutto inutili quando alla base non c’è un’adeguata alimentazione.

La razione giornaliera di lievito di birra può essere somministrata una volta al giorno unita ad un unico pasto, o divisa in due pasti.

Quanto lievito di birra dare al cavallo?

Viene solitamente impiegato nelle dosi di 20gr – 100gr al giorno, dipendentemente dal peso e dalle necessità nutrizionali del singolo cavallo.

Differenza lievito di birra fresco e secco

La differenza non trascurabile sta nel fatto che il lievito di birra fresco (quello che troviamo al supermercato e utilizziamo in cucina) è attivo e vivo, ciò porta alla fermentazione e può dare problemi di gonfiore e diarrea nel cavallo. Il lievito di birra secco (ad uso zootecnico) invece è inattivo, non fermenta e dunque non c’è il rischio che possa causare gonfiore addominale e diarrea. Nell’essiccazione i componenti nutrizionali vengono preservati ma le cellule rese inattive.

Un’altra differenza sta nella conservazione. Il lievito di birra secco si conserva più facilmente e per un periodo più lungo rispetto al lievito di birra fresco il quale va facilmente incontro a deterioramento sviluppando muffe se non conservato in frigorifero e correttamente. Il lievito di birra secco è anche generalmente più appetibile, quello fresco ha un sapore e odore più intenso e molti cavalli non lo gradiscono.

Salvo altre indicazioni da parte del veterinario o del nutrizionista, è preferibile somministrare al cavallo il lievito di birra secco ad uso zootecnico.

Da cosa è formato il lievito di birra?

Il lievito di birra si ottiene per fermentazione, coltivando cellule di Saccharomyces cerevisiae, un organismo appartenente al regno dei funghi, su un substrato di malto, successivamente raccolto ed essiccato (lievito di birra secco).


Naturale, benefico, ma non innocuo

Nonostante i molteplici benefici è sempre bene prestare attenzione all’integrazione del lievito di birra. Un qualsiasi nuovo alimento, quindi anche il lievito di birra, va aggiunto poco per volta monitorando l’andamento. Seppur ben tollerato potrebbe causare gonfiore addominale e diarrea. Naturale non vuol dire innocuo e benché le reazioni allergiche sono una minoranza, è sempre bene monitorare il cavallo, specialmente nel primo periodo di somministrazione del prodotto, in genere la reazione allergica si manifesta con un prurito e dermatite, reazioni più gravi sono molto rare e si potrebbero presentare in soggetti particolarmente sensibili e delicati.

Da evitare nel caso in cui il cavallo è ipersensibile ai lieviti.

In caso di terapia farmacologica consultare il veterinario poiché esistono farmaci con i quali l’assunzione di lievito di birra è sconsigliata o da evitare del tutto.


Copyright © 2014 – data odierna
Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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