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I muscoli pellicciai

I muscoli pellicciai


I muscoli pellicciai o cutanei sono muscoli striati laminari sottili e molto estesi, tanto da ricoprire gran parte del corpo, situati sotto la cute all’interno dello sdoppiamento della fascia cutanea. Ciò li rende strettamente connessi alla cute in quanto la loro funzione è muovere la cute.

I muscoli cutanei del tronco e omobrachiale si contraggono involontariamente con un movimento vibrante nel momento in cui qualcosa si posa sulla pelle dando l’impulso nervoso. La particolarità è che questi muscoli non si muovono per intero, ma vibra solo l’area che riceve maggiormente l’impulso nervoso, ed è evidente quando una mosca si posa sulla spalla o sul fianco, non è tutto il muscolo a muoversi ma la vibrazione avviene principalmente nel punto che riceve lo stimolo. La stretta connessione con la cute ed il sistema sensoriale tattile cutaneo li rende particolarmente sensibili agli stimoli tattili, anche quelli molto lievi come il posarsi di una mosca. Sono muscoli molto reattivi.

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I muscoli pellicciai della faccia e del collo invece non generano questo movimento vibrante, hanno altra funzione. 

I muscoli pellicciai sono quattro ma non tutti e quattro hanno la medesima funzione e azione. 

Muscolo pellicciaio della faccia o platisma si trova sulla testa, ha origine dalla fascia superficiale in vicinanza della laringe e si apre a ventaglio in vicinanza dell’angolo della bocca. La sua funzione è quella di muovere la cute della testa ed è coinvolto nel movimento di alcuni muscoli mimici facciali.


Muscolo pellicciaio del collo si trova sulla porzione caudoventrale collo, ha origine dal manubrio dello sterno, risale a forma di V sulla fascia superficiale che ricopre la regione del solco giugulare su ambo i lati del collo. Contribuisce a muovere la cute della faccia ventrale del collo inoltre la sua contrazione potrebbe interferire con l’inturgidimento della vena giugulare.


Muscolo pelliccio del tronco si trova sul tronco del cavallo. Ha origine dalla fascia superficiale del tronco, lungo la linea del garrese alla piega del fianco, ricopre i due terzi dorsali della scapola e si unisce alla fascia superficiale della spalla. Nel terzo ventrale della scapola termina con il muscolo pettorale profondo sulla superficie mediale dell’omero. Muove la cute del tronco con movimento vibratorio. È il muscolo sul tronco del cavallo che vediamo vibrare quando si posa una mosca o viene toccato da qualcosa in una piccola area.

 

Muscolo pellicciaio omobrachiale si trova sulla spalla. Ha origine dalla fascia superficiale della spalla sopra la scapola e ricopre l’intero arto fino al gomito. Si fonde con il muscolo pellicciaio del tronco tanto da essere la continuazione craniale di tale muscolo. M. pellicciaio omobrachiale ha la stessa azione di m. pellicciaio del tronco, in risposta ad uno stimolo anche lieve effettua un movimento vibratorio involontario il quale serve a scacciare gli insetti o allontanare qualsiasi oggetto estraneo dalla pelle.


I muscoli pellicciai non hanno un ruolo rilevante nel movimento del cavallo, tuttavia essendo connessi alla fascia e dunque connessi indirettamente ad altri muscoli, la tensione muscolare di altri muscoli può influenzare la funzionalità dei muscoli pellicciai e lo stato di rilassamento o tensione.

La tensione dei muscoli pellicciai i quali possono essere sovrastimolati, soprattutto nel periodo estivo per via del gran numero di insetti, può generare tensione della fascia a cui sono connessi e dunque coinvolgere indirettamente altri muscoli connessi alla medesima fascia. In genere la tensione dei muscoli pellicciai e la tensione della fascia non sono causa di zoppia o anomalie nel movimento, ma possono essere la causa di ipersensibilità e irritabilità al tatto tanto da rendere il cavallo meno tollerante rispetto al solito alla strigliatura ed al sellaggio, o avere come reazione una frequente vibrazione (involontaria) dei muscoli la quale indica un’elevata stimolazione o irritazione di questi.

Quando questi muscoli sono tesi e molto stimolati possiamo chiaramente osservare delle linee sulla cute del cavallo lungo i bordi muscolari. Ogni cavalli ha linee diverse poiché benché anatomicamente sono tutti uguali, ognuno ha singolarità ed in questo caso ben si evidenziano con contorni simili ma mai identici. 

 

Curiosità: Il riflesso del muscolo cutaneo del tronco, il movimento vibrante, viene utilizzato, assieme ad altre valutazioni, per diagnosticare lesioni neurologiche o del midollo spinale. Lesioni ti dal tipo infatti rendono minore o nulla la risposta di riflesso involontaria.


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Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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