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Gonfiore degli arti

Gonfiore degli arti 

cavallo gambe gonfie
Gonfiore arti posteriori


Sicuramente a qualcuno è capitato di trovare il proprio cavallo con gli arti gonfi. Posteriori, anteriori, o tutti e quattro, delle volte anche solo uno.

Questo problema è dovuto al ristagno di liquidi nelle zone periferiche, gli arti dunque. Non si tratta di sangue, ma di linfa, il liquido che circola nel sistema linfatico. A causa della scarsa circolazione linfatica, il liquido si ristagna, causando questo gonfiore degli arti. Ciò non è, solitamente, doloroso per il cavallo, ma fastidioso si, le gambe gonfie e pesanti sono una noia per noi umani quanto per i cavalli.

È un problema che si risolve semplicemente camminando un po’, il tempo di stimolare ed attivare maggiormente la circolazione, in questo modo i liquidi drenano naturalmente.

Questo problema è frequente in cavalli di una certa età, che iniziano ad avere una circolazione linfatica meno attiva, ma anche cavalli adulti non sono estranei al problema, la scarsa circolazione può colpire chiunque, anche se gli anziani, ovviamente, sono più soggetti.

Anche molti cavalli che lavorano intensamente (cavalli agonisti ad esempio), e dopo il lavoro alloggiano in box, avendo scarsa possibilità di movimento, conoscono il problema delle gambe gonfie.

Altro motivi delle gambe gonfie, e questa è la causa del problema anche in cavalli giovani, è la scarsità di movimento. Restare chiuso in box 22 ore su 24 non aiuta affatto la circolazione, e quindi il ristagno di liquidi diventa una spiacevole e normale conseguenza, anche in quei cavalli che lavorano molto poco. Il semplice fatto di non potersi muovere a sufficienza causa, molto spesso, questi edemi fastidiosi. Ciò non va affatto bene, perché se si comincia da giovani con questo problema, di sicuro con l’avanzare degli anni non si avranno certo miglioramenti.

Quindi la soluzione più ovvia è aumentare il movimento libero. Il cavallo deve potersi sgranchire qualche ora, senza dover faticare per assecondarci. La famosa “ora d’aria” al paddock, o anche nel campo.

Ricorda che tirar fuori il cavallo dal box e farlo correre come un matto fa malissimo, ancor di più se ha un ristagno di liquido negli arti. Il cavallo deve dapprima camminare, in modo da stimolare gradualmente la circolazione. La giostra è utilissima, ma se non si dispone di una giostra, far girare il cavallo AL PASSO, o lasciarlo al paddock o in campo, sempre con la certezza che non fa il matto, sono un’ottima alternativa alla giostra.

Se il cavallo dispone del paddock 24h al giorno, o per diverse ore della giornata, il problema non dovrebbe nascere, o almeno si riesce a tenerlo sotto controllo.

Un altro sistema è quello di utilizzare le fasce da riposo, che vanno rifatte da capo ogni giorno, e soprattutto messe in modo corretto, per evitare infiammazioni, riduzione della circolazione e fiaccature. Fasce troppo strette fanno male, troppo larghe non servono a nulla, e le pieghe danno fastidio e fiaccano.

Le fasce da riposo però non vanno prese in considerazione così alla leggera, meglio provare a risolvere il problema consentendo al cavallo di muoversi di più, se non si risolve, allora prendiamo in considerazione le fasce.

Queste hanno pro ed anche contro, quindi se le possiamo evitare, è meglio evitarle.

Il massaggio agli arti per drenare, sia dopo il lavoro, che al mattino quando vengono tolte eventuali fasce. Questo passaggio però è bene farselo insegnare da chi lo fa di mestiere, improvvisare fa male. Bisogna utilizzare la corretta pressione, e stimolare correttamente la circolazione, altrimenti accade che non si fa nulla, o si fa danno.

Dopo il lavoro è bene far defaticare il più possibile il cavallo, la temperatura degli arti non deve essere calda, ma giusto tiepida, calda significa che la circolazione è ancora molto attiva e non ha finito di defaticare, fredda che c’è una scarsa circolazione, tiepida, quindi una temperatura normale, è indice di una buona circolazione.

Quindi, far defaticare e raffreddare il cavallo, fare delle docce fredde agli arti, dallo zoccolo al garretto o al carpo. L’acqua deve scorrere almeno 3 minuti, inutile fare una sciacquatina, la doccia per rinfrescare se accompagnata da un massaggio è anche meglio, in questo modo si stimola la circolazione e si aiuta a drenare. Se non si è capaci, basta docciare abbondantemente, ed asciugare tamponando. Ricorda di non lasciare gli arti bagnati o umidi, specialmente in inverno, e se metti le fasce le gambe devono essere asciutte, l’umidità fa malissimo.


 

Quando il problema è qualcosa di più serio


Talvolta però non si tratta di un semplice accumulo di liquidi, c’è qualcosa di più serio.

Trauma, quindi un forte urto, anche durante il lavoro.

Infiammazione del tendine o dell’articolazione, causata anche dall’eccessivo sforzo durante il lavoro. In questi due casi il gonfiore si presenta anche ad un arto solo, o a due. Il cavallo quando deambula marca, appare sulle uova o è zoppo, (solitamente, ma siccome la soglia del dolore è soggettiva, potrebbe anche non presentare anomalie nella deambulazione, o di contro essere eccessivo). Inoltre la parte appare calda. Un classico ristagno di liquidi non è caldo, se lo è allora non si tratta del ristagno della linfa, ma molto probabilmente di un’infiammazione, anche conseguenza di un trauma.

Problemi di circolazione più importanti. Quando il cavallo fa un adeguato movimento, o alloggia al paddock, e non fa nemmeno un lavoro intenso da giustificare la cosa, trovarlo con le gambe gonfie è un campanello d’allarme. C’è qualcosa che non va nella circolazione, quindi è meglio approfondire.

Anche il sovrappeso e l’obesità possono causare gonfiore degli arti.

Occhio alla ferratura, quando una ferratura o un pareggio non sono idonei, tra i tanti fastidi che portano, c’è anche quello delle gambe gonfie. Anche quando gli zoccoli sono eccessivamente lunghi può presentarsi il problema. Fastidi agli zoccoli si riflettono su tutto il corpo, quindi anche alle gambe.


Ricorda che gli arti gonfi sono sempre una conseguenza di qualcosa, un sintomo, quindi se il gonfiore è anomalo, non svanisce col movimento ed ordinari trattamenti, il cavallo presenta zoppie, la zona è calda, si notano anomalie come, ad esempio, il rigonfiamento di vene e capillare, è bene contattare il veterinario per accertamenti. Il problema può essere legato anche a prolemi più seri, ad esempio al sistema circolatorio ed al cuore. 

Per saperne di più parla col tuo veterinario, che visiterà il tuo cavallo. 

Le fasce sono un aiuto, ma è bene non abusarne. 

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Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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