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Ipercifosi nel cavallo

Ipercifosi nel cavallo

Ipercifosi delle vertebre lombari
Ipercifosi delle vertebre lombari 

L’ipercifosi è un’irregolarità della colonna vertebrale. La schiena del cavallo è convessa verso l’alto e forma un arco.
Comunemente colpite da questo problema sono le vertebre lombari ma ci sono casi in cui il problema riguarda le vertebre toraciche.
È individuabile ad esame visivo, tuttavia per una corretta valutazione è necessario eseguire un esame radiologico per controllare la condizione delle vertebre e valutare in modo più attento il problema.
In casi non gravi il cavallo può essere cavalcato o eseguire attività di traino, in casi gravi invece il cavallo non può essere cavalcato né eseguire attività di traino.

Una schiena convessa è molto disagevole per la corretta biomeccanica e per l’equilibrio. I movimenti del cavallo sono accorciati e traballanti, mancano di fluidità, poca flessibilità nei movimenti laterali e verticali e una maggior difficoltà ad impegnare il posteriore caricando di conseguenza maggiormente il peso su gli anteriori. È una schiena debole che non consente l’impegno ottimale della muscolatura la quale tende a non svilupparsi in maniera ideale, è generalmente tesa ed ha maggior probabilità di andare incontro a ulteriori rigidità, problematiche ed infortuni.
I cavalli con la schiena convessa hanno maggiori difficoltà in esercizi che richiedono una postura riunita e un buon ingaggio dei posteriori, hanno anche difficoltà sul salto per via della difficoltà nell’impegno dei posteriori i quali per via della schiena debole sono limitati nelle azioni di potenza, come appunto i salti.
In campagna cavalli dalla schiena convessa sono sconsigliati poiché tendono ad avere meno equilibrio rispetto ai cavalli dalla schiena regolare il che è svantaggioso su terreni irregolari e con pendenze importanti.
Ciò significa che prima di acquistare un cavallo con ipercifosi bisogna avere consapevolezza dei suoi limiti e delle sue difficoltà. Un cavallo con ipercifosi necessita di esercizi mirati che possano aiutare la condizione a rimanere stabile e non peggiorare e va cavalcato in armonia con la sua condizione in modo da aiutarlo e non intralciarlo ulteriormente, quando ovviamente cavalcarlo è possibile.

Da non confondere la deformità della schiena con l'aspetto irregolare di una schiena sana ma con carente muscolatura per sottotono o sottopeso.  

Riconoscere la buona forma fisica del cavallo

Cause

Condizione congenita: il cavallo nasce con questo problema il quale si nota durante la crescita a pochi mesi dalla nascita, in alcuni casi è possibile notare un’anomalia della schiena fin dalla nascita.
Può essere una condizione genetica, i cavalli con ipercifosi congenita possono trasmettere la deformità alla prole.
Si ipotizza possa anche essere dovuta al posizionamento del feto nell’utero quando si presenta senza una parentela difettosa, tuttavia questa ipotesi è ancora in studio.

Condizione acquisita: postura assunta e mantenuta nel tempo come risposta ad un dolore, un disagio che ha richiesto adattamento; conseguenza di patologie.

Causa primaria della condizione acquisita

Problemi riguardanti la schiena, le vertebre, i muscoli, i tendini e i legamenti. Ne è un esempio un trauma che ha colpito direttamente la schiena.

Causa secondaria della condizione acquisita

La causa del dolore che porta a l’assunzione della postura ipercifotica è situata da tutt’altra parte ma non sulla schiena la quale è rigida e dolente per conseguenza. Il problema può trovarsi nell’addome o negli arti. La postura assunta per alleviare un qualsiasi disagio o dolore fisico non diretto della schiena che protratta nel tempo ha deformato la muscolatura e la posizione delle vertebre.

Il problema può insorgere durante la delicata fase di accrescimento. La causa principale è la gestione del puledro in crescita. Problemi agli arti mal gestiti o trascurati, zoccoli non curati nel modo necessario, spazi non sufficienti da permettere al puledro in crescita di muoversi adeguatamente (molte ore in box con la madre e paddock troppo piccolo), condizioni del fondo non ideali che hanno causato lesioni da sforzo, traumi direttamente alla schiena, al tronco o agli arti con conseguente zoppia o posture compensatorie prolungate nel tempo, alimentazione non adeguata a supportare lo sviluppo.
Un adattamento, una postura acquisita come risposta a l’impegno fisico richiesto o a un disagio fisico.
Il problema può essere causato durante la fase di doma del cavallo in crescita per il modo in cui il cavallo viene lavorato, cavalcato, per i finimenti che indossa, per i tempi, per il peso caricato sulla schiena.
Anche un cavallo adulto può sviluppare questo problema acquisendo e mantenendo nel tempo tale postura fino a deformare lo sviluppo muscolare.

Un'idea su l'accrescimento del cavallo
Limite di peso in sella

Condizione patologica congenita e non congenita causa di malattie che interessano direttamente o indirettamente l’apparato muscolare e scheletrico, non si tratta di problemi di origine traumatica o funzionale.

Cosa è possibile fare?

Quando la causa è congenita o patologica non c’è proprio niente da fare, è solo possibile alleviare la tensione fisica causata da l’ipercifosi con esercizi mirati e manipolazioni di massoterapia o osteopatia.

Quando l’ipercifosi è dovuta a cause secondarie la prognosi è sempre riservata, indispensabile la collaborazione delle varie figure professionali con il veterinario e tra loro poiché è necessario agire su più fronti.
Bisogna individuare la causa e fare il possibile per eliminare il problema o almeno alleviarlo notevolmente. In caso di trauma fisico è necessario affidarsi ad un fisioterapista quanto prima per poter ripristinare al più presto l’ottimale funzionalità fisica. Quando ormai il problema è irrimediabile è possibile affidarsi ad un massoterapista o un osteopata per alleviare la tensione fisica, mantenere una buona flessibilità e cercare di ripristinare e mantenere la corretta funzionalità fisica affinché la condizione non peggiori ed il resto del fisico non subisca ulteriori conseguenze negative.

In caso di problema irreversibile o che non può essere trattato o che per vari motivi non trova giovamento da trattamenti manuali e ginnastica mirata, è possibile, consultando il veterinario, sottoporre il cavallo a terapie farmacologiche per il controllo del dolore. Controllare il dolore tuttavia non risolverà le rigidità fisiche e potrà accentuare nel tempo rigidità e posture compensatorie che porteranno ad ulteriore logoramento fisico ma purtroppo in casi molto gravi c’è ben poco da fare.


NOTA
Cifosi indica la naturale curva convessa della schiena, Ipercifosi invece indica una curva eccessiva e dunque il problema. Anche se oggi è uso comune definire cifosi l'ipercifosi, non è il termine più appropriato. 

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Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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