L’importanza dell’idratazione del cavallo
L’importanza dell’idratazione del cavallo
In questo articolo approfondirò l’importanza di una corretta idratazione, cosa osservare e comprendere i segnali di corretta idratazione o di disidratazione, anche lieve, nel cavallo. Cosa fare e cosa non fare e consigli pratici sulla gestione delle fonti di abbeveraggio.
Cosa è importante sapere
L’acqua è utilizzata senza necessità di metabolismo, è un elemento già pronto a l’uso che, una volta ingerito, entra nel flusso sanguigno e viene utilizzata dalle cellule che compongono ogni struttura del corpo. L’acqua costituisce volume rilevante per quel che riguarda i fluidi corporei.Perché l'idratazione è fondamentale?
A volte, la disidratazione può passare inosservata, soprattutto se il cavallo sembra sano e attivo, ma i suoi effetti sono profondi e possono compromettere gravemente la sua salute a lungo termine. Molti cavalli hanno la tendenza naturale a bere poco, altri invece sono facilmente infastiditi da elementi che spesso trascuriamo e, nonostante la sete, tendono a non bere a sufficienza.Altre volte ancora in uno stato di convalescenza il corpo ha bisogno di più liquidi, ma il cavallo non ha gran voglia di bere, e quindi bisogna trovare alternative.
Ricordiamoci inoltre che i liquidi vengono dispersi in vari modi, fa parte delle naturali e indispensabili funzioni vitali. La dispersione dei liquidi avviene non solo quando fa caldo, ma anche quando fa freddo, e non sempre il cavallo beve a sufficienza per reintegrarli.
L'acqua è una risorsa vitale per ogni organo e sistema del corpo del cavallo. La sua funzione principale è quella di mantenere l'equilibrio dei fluidi corporei, garantendo che tutte le funzioni vitali possano avvenire correttamente. Ogni organo, dal cuore ai reni, dal fegato ai muscoli, senza dimenticare il cervello, dipende dall'acqua per funzionare in modo ottimale. Senza di essa, il corpo non sarebbe in grado di eseguire i processi necessari per il mantenimento della vita.
L'idratazione è cruciale anche per la regolazione della temperatura corporea. I cavalli, infatti, dissipano il calore per mantenere una temperatura corporea interna costante con la respirazione e la sudorazione. Sebbene sia la sudorazione la risorsa che porta ad una maggior dispersione di liquidi, anche con la respirazione questi vengono persi, soprattutto in ambiente secco, e non è necessario che il cavallo stia svolgendo attività fisica.
Per saperne di più leggi i post blog
La termoregolazione del cavallo
Il sudore del cavallo
L'acqua gioca anche un ruolo fondamentale nella digestione, è necessaria per la produzione di saliva, importante per una masticazione efficace e una digestione ottimale. L’acqua influisce sul volume dei liquidi corporei. Scarsa acqua nel corpo porta ad una scarsa produzione di saliva, la quale è fondamentale per preparare il cibo, specialmente quello secco come fieno, cereali e mangimi, a l’arrivo nello stomaco e alla digestione. L’acqua inoltre è necessaria per permettere la digestione delle fibre poiché è solo grazie ai liquidi che possono avvenire correttamente i processi fermentativi che ne consentono la digestione.
Inoltre l’idratazione aiuta a mantenere il transito intestinale regolare e a prevenire coliche, in particolare quelle dovute alla costipazione, una condizione che può diventare particolarmente pericolosa per i cavalli.
Anche i muscoli dipendono dall'acqua per mantenere la loro funzionalità ottimale e prevenire crampi. Quando il cavallo è ben idratato i muscoli funzionano correttamente, rendendo l'animale più agile e meno predisposto a crampi e lesioni, inoltre la corretta idratazione consente di eliminare le tossine che che vengono normalmente prodotte con il metabolismo muscolare che, in caso di scarsa idratazione, rischiano di rimanere intrappolate più a lungo nel tessuto muscolare poiché smaltite in modo meno efficace e rapido, rischiando anche di far lavorare eccessivamente i reni, oltre a causare indolenzimento muscolare.
L’acqua è molto importante per il sistema nervoso il quale controlla anche la coordinazione e la risposta muscolare e l’attività di ogni organo e struttura presente nel corpo, permettendo di mantenere l’equilibrio elettrolitico, il quale è fondamentale per la trasmissione degli impulsi nervosi, garantisce il corretto funzionamento dei neuroni, e supporta il liquido cerebrospinale, fondamentale per nutrire e proteggere il cervello e il midollo spinale.
Una scarsa idratazione può causare problemi evidenti quali difficoltà di coordinazione, irritabilità o letargia.
Questi sono i sintomi che ogni proprietario e gestore di cavalli deve saper riconoscere poiché chiari e facilmente individuabili e difficili da fraintendere.
I sintomi sono indicati in ordine di gravità, dal meno grave che si risolve facendo bere il cavallo e dandogli cibi più ricchi di acqua e preparati reidratanti, a situazioni più gravi che richiedono assolutamente l’intervento del veterinario.
Se il tuo cavallo tende a disidratarsi spesso nonostante la corretta assunzione di liquidi, contatta subito il tuo veterinario, potrebbe avere un problema di salute.
Urine scure. (post blog La pipì, indicatore di salute)
Feci secche. (post blog Salute? La sua popo' ci dice tutto)
Irritabilità (soggettivo, alcuni cavalli possono presentarla anche in uno stato di disidratazione molto lieve, mentre altri con uno stato di disidratazione più grave, altri ancora non diventano irritabili).
Difficoltà nel recupero post attività.
Scarsa produzione di fluidi corporei.
Bocca asciutta.
Naso asciutto.
Ricordiamoci inoltre che i liquidi vengono dispersi in vari modi, fa parte delle naturali e indispensabili funzioni vitali. La dispersione dei liquidi avviene non solo quando fa caldo, ma anche quando fa freddo, e non sempre il cavallo beve a sufficienza per reintegrarli.
L'acqua è una risorsa vitale per ogni organo e sistema del corpo del cavallo. La sua funzione principale è quella di mantenere l'equilibrio dei fluidi corporei, garantendo che tutte le funzioni vitali possano avvenire correttamente. Ogni organo, dal cuore ai reni, dal fegato ai muscoli, senza dimenticare il cervello, dipende dall'acqua per funzionare in modo ottimale. Senza di essa, il corpo non sarebbe in grado di eseguire i processi necessari per il mantenimento della vita.
L'idratazione è cruciale anche per la regolazione della temperatura corporea. I cavalli, infatti, dissipano il calore per mantenere una temperatura corporea interna costante con la respirazione e la sudorazione. Sebbene sia la sudorazione la risorsa che porta ad una maggior dispersione di liquidi, anche con la respirazione questi vengono persi, soprattutto in ambiente secco, e non è necessario che il cavallo stia svolgendo attività fisica.
Per saperne di più leggi i post blog
La termoregolazione del cavallo
Il sudore del cavallo
L'acqua gioca anche un ruolo fondamentale nella digestione, è necessaria per la produzione di saliva, importante per una masticazione efficace e una digestione ottimale. L’acqua influisce sul volume dei liquidi corporei. Scarsa acqua nel corpo porta ad una scarsa produzione di saliva, la quale è fondamentale per preparare il cibo, specialmente quello secco come fieno, cereali e mangimi, a l’arrivo nello stomaco e alla digestione. L’acqua inoltre è necessaria per permettere la digestione delle fibre poiché è solo grazie ai liquidi che possono avvenire correttamente i processi fermentativi che ne consentono la digestione.
Inoltre l’idratazione aiuta a mantenere il transito intestinale regolare e a prevenire coliche, in particolare quelle dovute alla costipazione, una condizione che può diventare particolarmente pericolosa per i cavalli.
Anche i muscoli dipendono dall'acqua per mantenere la loro funzionalità ottimale e prevenire crampi. Quando il cavallo è ben idratato i muscoli funzionano correttamente, rendendo l'animale più agile e meno predisposto a crampi e lesioni, inoltre la corretta idratazione consente di eliminare le tossine che che vengono normalmente prodotte con il metabolismo muscolare che, in caso di scarsa idratazione, rischiano di rimanere intrappolate più a lungo nel tessuto muscolare poiché smaltite in modo meno efficace e rapido, rischiando anche di far lavorare eccessivamente i reni, oltre a causare indolenzimento muscolare.
L’acqua è molto importante per il sistema nervoso il quale controlla anche la coordinazione e la risposta muscolare e l’attività di ogni organo e struttura presente nel corpo, permettendo di mantenere l’equilibrio elettrolitico, il quale è fondamentale per la trasmissione degli impulsi nervosi, garantisce il corretto funzionamento dei neuroni, e supporta il liquido cerebrospinale, fondamentale per nutrire e proteggere il cervello e il midollo spinale.
Una scarsa idratazione può causare problemi evidenti quali difficoltà di coordinazione, irritabilità o letargia.
I segnali di disidratazione
Sebbene i cavalli siano generalmente bravi a regolare la loro sete, ci sono alcuni segnali che possono indicare una carenza di liquidi.Questi sono i sintomi che ogni proprietario e gestore di cavalli deve saper riconoscere poiché chiari e facilmente individuabili e difficili da fraintendere.
I sintomi sono indicati in ordine di gravità, dal meno grave che si risolve facendo bere il cavallo e dandogli cibi più ricchi di acqua e preparati reidratanti, a situazioni più gravi che richiedono assolutamente l’intervento del veterinario.
Se il tuo cavallo tende a disidratarsi spesso nonostante la corretta assunzione di liquidi, contatta subito il tuo veterinario, potrebbe avere un problema di salute.
Sintomi di disidratazione:
Fianco tirato.Urine scure. (post blog La pipì, indicatore di salute)
Feci secche. (post blog Salute? La sua popo' ci dice tutto)
Irritabilità (soggettivo, alcuni cavalli possono presentarla anche in uno stato di disidratazione molto lieve, mentre altri con uno stato di disidratazione più grave, altri ancora non diventano irritabili).
Difficoltà nel recupero post attività.
Scarsa produzione di fluidi corporei.
Bocca asciutta.
Naso asciutto.
Mantello secco e opaco.
Occhi infossati e poco lucidi, appaiono secchi (per via della scarsa produzione di liquido oculare, attenzione, anche una grave magrezza presenta occhi infossati, ma magro non vuol dire disidratato).
Letargia (soggettivo, alcuni cavalli possono presentarla anche con uno stato di disidratazione lieve, mentre altri con uno stato di disidratazione più grave).
Test della pressione sulla gengiva. Premendo sulla gengiva in condizioni ottimale l’afflusso di sangue ritorna normale, e quindi di colore rosa, nel giro di 3 secondi. Se invece impiega più di 3 secondi a tornare rosa, allora c’è disidratazione. Se la gengiva è pallida c'è anche anemia, e non è correlata a l'idratazione, bisogna consultare il veterinario.
Test della pelle. Pizzicando la pelle e tirandola su una zona dove è maggiormente elastica come la base del collo, questa torna nella sua posizione in massimo 3 secondi. Se impiega più tempo allora c’è disidratazione. Più lungo è il tempo necessario, maggiore è lo stato di disidratazione.
Respirazione alterata (cavallo a riposo e privo di problemi respiratori).
Battito cardiaco alterato (cavallo a riposto).
Difficoltà di coordinazione (in un cavallo sano e muscolarmente ben funzionale)
Difficoltà a mantenersi in piedi, presenta una forte debolezza muscolare.
Collasso.
Al contrario, un cavallo ben idratato appare vitale, il fianco è pieno, produce urine giallo chiaro e feci compatte e ben idratate. Gli occhi sono brillanti, il naso e la bocca ben umidi. Il mantello e la pelle sono ben idratati. Al test della pressione della gengiva la zona premuta torna subito rosa. Al test del pizzico la pelle torna subito al suo posto.
Occhi infossati e poco lucidi, appaiono secchi (per via della scarsa produzione di liquido oculare, attenzione, anche una grave magrezza presenta occhi infossati, ma magro non vuol dire disidratato).
Letargia (soggettivo, alcuni cavalli possono presentarla anche con uno stato di disidratazione lieve, mentre altri con uno stato di disidratazione più grave).
Test della pressione sulla gengiva. Premendo sulla gengiva in condizioni ottimale l’afflusso di sangue ritorna normale, e quindi di colore rosa, nel giro di 3 secondi. Se invece impiega più di 3 secondi a tornare rosa, allora c’è disidratazione. Se la gengiva è pallida c'è anche anemia, e non è correlata a l'idratazione, bisogna consultare il veterinario.
Test della pelle. Pizzicando la pelle e tirandola su una zona dove è maggiormente elastica come la base del collo, questa torna nella sua posizione in massimo 3 secondi. Se impiega più tempo allora c’è disidratazione. Più lungo è il tempo necessario, maggiore è lo stato di disidratazione.
Respirazione alterata (cavallo a riposo e privo di problemi respiratori).
Battito cardiaco alterato (cavallo a riposto).
Difficoltà di coordinazione (in un cavallo sano e muscolarmente ben funzionale)
Difficoltà a mantenersi in piedi, presenta una forte debolezza muscolare.
Collasso.
Al contrario, un cavallo ben idratato appare vitale, il fianco è pieno, produce urine giallo chiaro e feci compatte e ben idratate. Gli occhi sono brillanti, il naso e la bocca ben umidi. Il mantello e la pelle sono ben idratati. Al test della pressione della gengiva la zona premuta torna subito rosa. Al test del pizzico la pelle torna subito al suo posto.
Cosa non fare per prevenire la disidratazione
Ci sono alcune abitudini che è opportuno abbandonare immediatamente poiché, sebbene siano di uso comune, nel lungo tempo si rivelano più dannose che sane.La prima è l’aggiunta di sale ovunque. Il sale, sebbene sia molto importante per l’organismo poiché contribuisce a regolare l’equilibrio idrico e supporta la trasmissione nervosa, in eccessive quantità non solo è inutile, ma si rivela anche dannoso. Inoltre il sale molto spesso è già contenuto nella maggior parte dei mangimi (leggi l’etichetta), ed è presente anche sul fieno che viene coltivato vicino alle zone costiere.
Aggiungere ulteriore sale per stimolare la sete del cavallo contribuisce ad un eccesso di sale il quale comporta problemi renali dovuto al sovraccarico, squilibri elettrolitici e disidratazione cellulare causando disidratazione anziché incentivare l’idratazione, proprio perché l’eccesso rompe il delicato equilibrio che permette a l’organismo di funzionare correttamente.
Quindi se il tuo cavallo beve poco, evita di aggiungere il sale in modo indiscriminato, non gli farai un favore.
Un altro errore comune è l'uso frequente di dolcificanti nell'acqua. Sebbene sia una soluzione rapida per stimolare il cavallo a bere, e andrebbe fatto solo se realmente necessario, l’aggiunta di zuccheri a l’acqua non è un rimedio a lungo termine. I dolcificanti possono causare un picco di energia a breve termine, ma non contribuiscono a una corretta idratazione e, se usati in eccesso possono essere dannosi per la salute generale del cavallo in quanto causano picchi glicemici causa di stress metabolico, lo zucchero dato frequentemente può anche favorire lo sviluppo di insulino-resistenza e anche alterare il microbiota intestinale. Inoltre con cavalli sovrappeso o con problemi legati a l’insulina, laminitici o a rischio laminite, gli zuccheri, soprattutto gli zuccheri semplici come quello commerciale, sono da evitare assolutamente. Un altro problema è la reale sostenibilità di questo metodo, lo zucchero è una spesa non salutare per il cavallo, e gestire l’acqua del cavallo mantenendola pulita e dolcificata è un lavoro non trascurabile, ma che sarebbe meglio evitare. Da tener presente che anche gli zuccheri sono ampiamente presenti nei mangimi, nei vari biscottini per cavalli, in molti fieni wafer e ovviamente nella frutta e nell’erba. Il cavallo medio non ha certo bisogno dello zucchero anche nell’acqua.
Infine, c'è il pericolo di minimizzare il problema, pensando che il cavallo "si gestisce da solo" quando si tratta di bere. La disidratazione è spesso ignorata finché non causa danni evidenti, ma è importante intervenire subito. I cavalli possono essere riluttanti a bere per motivi che vanno dalla disponibilità di acqua poco appetibile (ad esempio acqua troppo fredda o troppo calda, acqua stagnante o con un cattivo odore o sapore alterato), a difficoltà nell'accesso alla beverina. Inoltre, un'alimentazione troppo secca può aumentare ulteriormente il rischio di disidratazione.
Se il cavallo invece beve a sufficienza ma sembra sempre disidratato, come già detto, è il caso di contattare il veterinario poiché potrebbe esserci un problema di salute al quale prestate maggiore attenzione.
Come garantire una corretta idratazione
Per prevenire la disidratazione, assicurati che il tuo cavallo abbia sempre accesso a una beverina pulita e con acqua fresca. La temperatura dell'acqua dovrebbe essere ideale: né troppo calda né troppo fredda, per renderla appetibile. Verifica che la beverina non sia ostruita e che il cavallo possa bere senza difficoltà.Se il cavallo beve da un secchio o da una vasca, assicurati che l’acqua sia sempre pulita. La formazione di mucillagine non è di per sé un reale problema, tuttavia possono ospitare batteri, dunque è importante mantenere la vasca di abbeveraggio pulita e controllare la proliferazione della mucillagine. Cambiare l’acqua e pulire la vasca regolarmente è molto importante anche per evitare che rimasugli di cibo, fieno e saliva marciscano nell’acqua rendendola maleodorante o alterandone il sapore. In estate assicurati che sia ombreggiata e che l’acqua non diventi troppo calda, mentre in inverno, se il problema è il congelamento dell’acqua, puoi utilizzare oggetti che muovono la superficie dell’acqua in modo da limitare la formazione del ghiaccio.
Se hai un laghetto naturale ed il cavallo beve frequentemente da questo, assicurati che l’acqua non diventi stagnante e cura la sua manutenzione.
Servire al cavallo la pietanza ben inumidita è un’altra pratica molto utile per integrare i liquidi. Lasciar spugnare la razione di cereali o di mangime alcuni minuti in acqua permette la loro reidratazione. I mangimi pellettati però tendono a disintegrarsi diventando una sorta di pappone che non sempre è ben gradito, dunque fai prima una prova con una piccola quantità. Anche il fieno wafer può essere bagnato e servito ben zupposo. La polpa di barbabietola è un alimento molto utilizzato per aiutare il cavallo a mantenersi idratato, va servito solo ed esclusivamente reidratato. Utilizzata, ma meno ideale è la crusca la quale, in quantità moderate è un discreto alimento, ma in grandi quantità ha un elevato effetto lassativo, inoltre interferisce con l’assorbimento del calcio, da tenere anche presente che una quantità moderata di crusca non assorbe acqua a sufficienza per supportare l’idratazione. Fornire verdura fresca è anche una buona abitudine, finocchi, carote, sedano, insalate, sono tutte verdure ottime, ricche di acqua e povere di zucchero. La frutta invece può essere un piacevole stuzzichino ma senza esagerare poiché ricca di zuccheri, da evitare con i cavalli che per motivi di salute non possono assumerne. Anche il pascolo è un alleato per l’idratazione, l’erba contiene l’80% di acqua, tuttavia va gestito nel piano alimentare e non tutti i cavalli possono beneficiare del pascolo per motivi dati dallo spazio e dalla salute.
Al paddock, anche se il cavallo lo frequenta solo alcune ore al giorno, è fondamentale mettere l’acqua a disposizione, anche un secchio va bene, l’importante è metterla così da permettergli di bere quando vuole, non deve essere costretto a bere solo quando tornerà in box.
Un cavallo che svolge attività fisica e suda molto, indipendentemente dalla stagione, trarrà beneficio da un integrazione elettrolitica da aggiungere a l’acqua, in questo modo si reintegrano i sali e anche i minerali perduti con la sudorazione. Se invece non è necessario reintegrare gli elettroliti poiché la sudorazione non è stata rilevante, ma si desidera reidratare il cavallo, è possibile invitarlo a bere aromatizzando l’acqua con delle erbe come camomilla, lavanda, menta, un po’ di succo di frutta, meglio se con basso contenuto di zuccheri. Quando si fa bere il cavallo dopo l’attività fisica, è molto importante defaticare e raffreddare per bene il cavallo. Bisogna evitare di servirgli acqua, specialmente se fredda, quando è ancora affaticato. Se si è in campagna attendere qualche minuto, con l’acqua fredda l’abbeverata va spezzata se il cavallo è accaldato.
Quando si svolge attività in campagna, è importante concedere l’abbeverata ovunque ci sia acqua pulita. Il cavallo da campagna inoltre deve imparare a bere ovunque, dal fiume al piccolo secchio. In genere non è un gran problema poiché appena la sete si fa sentire il cavallo beve, tuttavia può diventarlo, soprattutto con quei cavalli particolarmente schizzinosi a bere l’acqua da una fonte che non è la beverina, è un problema che non è poi così raro con i cavalli che hanno vissuto la maggior parte della loro vita in un ambiente monotono e ristretto, ad esempio i cavalli che conoscono solo il box e il campo da lavoro, al massimo un piccolo paddock senza nemmeno l’acqua.
Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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