Cosa non deve mangiare il cavallo?
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Foto protetta da Copyright (Duna al picnic a castelnuovo) |
AVVISO: Questo post non è una guida a l'alimentazione del cavallo!
La domanda può sembrare banale, ma oggi giorno sembra
esserci una diseducazioni su ciò che mangiano i cavalli, considerando nocivi,
senza sapere il perché, alimenti del tutto naturali ed inoffensivi, anzi
talvolta anche benefici.
Il cavallo non deve solo essere cresciuto a fieno e mangime;
frutta e verdura fresca, erba, sono importantissimi per la sua dieta, purtroppo
si tende troppo spesso a dimenticarlo, e si cade nel falso credo che più di due
carote contate al giorno gli fanno male.
Non è l’alimento in se a fare male, ma gli eccessi. Anche troppo mangime fa male, e siccome molti mangimi sono arricchiti o concentrati, un’eccedenza di quello fa più male di un’eccedenza di carote, provocando vere e proprie malattie metaboliche.
Non è l’alimento in se a fare male, ma gli eccessi. Anche troppo mangime fa male, e siccome molti mangimi sono arricchiti o concentrati, un’eccedenza di quello fa più male di un’eccedenza di carote, provocando vere e proprie malattie metaboliche.
Il cavallo è un erbivoro, quindi mangia qualsiasi tipo di
vegetale.
Ci sono però alcune piante che bisognerebbe evitare
assolutamente, altre che fanno danni solo in grande quantità in un periodo
prolungato.
Ciò che non deve assolutamente assaggiare!
Da evitare assolutamente ci sono le piante tossiche e velenose. Spesso
sono tossiche solo in alcuni periodi poiché è una parte della pianta, ad
esempio la bacca, ad essere tossica o maggiormente tossica o velenosa e non tutto il
resto, altre invece sono totalmente tossiche o velenose e molto pericolose 365 giorni
l’anno ed a tutte le ore del giorno. I cavalli, e non solo, le riconoscono
grazie alle vibrisse che gli consentono di scansionare la pianta e verificare
se va bene o meno. Ci sono però piante tossiche che si camuffano, solitamente
quelle che hanno effetto allucinogeno, o cavalli talmente ingordi che mettono
in bocca qualsiasi cosa. Per essere sicuri è bene fare una ricerca sulla flora
tossica che cresce nella vostra zona ed estirpare la pianta dal paddock e dalla
scuderia, in modo da stare più sicuri e non tentare la sorte, specialmente se
sono piante tossiche mortali o che nuocciono gravemente alla salute con poche
assunzioni.
La gravità della tossicità dipende da pianta a pianta e
dalla quantità ingerita. Ci sono quelle che prima di fare danni vanno ingerite
in grosse quantità per un periodo medio, medio-breve, altre che basta una
minima quantità anche per una sola volta. Alcune provocano solo una lieve
irritazione alla parte con cui vengono toccate, e se mangiate irritano la bocca
e quindi causano abbondante salivazione e nulla più, l’effetto svanisce poco
dopo da solo (salvo allergie e complicazioni), altre invece danneggiano fegato,
reni e altri organi, altre ancora hanno effetti indesiderati sul sistema
nervoso, altre ancora sono allucinogene (anche gli animali possono essere
vittima degli allucinogeni), altre provocano anemia, e così via.. fino a
causare proprio la morte.
Le più comuni e anche diffuse, specialmente come piante
ornamentali o che crescono spontanee e copiose sono:
Oleandro – anche
se assunto in piccole quantità è letale, la sostanza tossica contenuta nelle
foglie agisce sul cuore causando aritmia ed arresto cardiaco.
Cicuta – agisce
sul sistema nervoso.
Datura – agisce sul
sistema nervoso.
Ricino – i semi
sono la parte più tossica del ricino, ne bastano 25-30 grammi per causare
sintomi quali convulsioni, diarrea, forti coliche e decesso.
Belladonna – le
bacche contengono una tossina che agisce sul sistema nervoso.
Tasso – di tutta
la pianta ne bastano 500 grammi perché la dose sia letale. La tossina agisce
sul cuore causando l’arresto cardiaco.
Digitale –
contiene sostanze che agiscono sul cuore.
Queste sono solo quelle più facili da trovare, specialmente
come piante ornamentali. Vi invito dunque a cercare quali sono le piante
pericolose nella vostra zona, specialmente quelle selvatiche poiché conoscerle
è importante per poterle evitare, ed in caso di ingestione saper dire al
veterinario cosa ha mangiato fa la differenza poiché spesso ognuna va curata in
modo diverso e soprattutto con tempistica diversa, e spesso e volentieri la
cura è sintomatica, ma sapere da cosa è dovuto cosa, è sempre meglio che non
sapere nulla.
Inutile dire che le piante ed i funghi velenosi lo sono per
il cavallo, così come per l’uomo e per qualsiasi altro animale. Sulle
enciclopedie di botanica tutto ciò che è segnalato con un teschio sta ad
indicare che è pericoloso per qualsiasi specie vivente e non solo per l’uomo.
Quelle con cui è meglio non abbondare
Ci sono altre piante che arrecano problemi, ma solo se
ingerite in grosse quantità per lunghi periodi, quindi un assaggino non uccide
nessuno, se ad esempio in escursione ne mangiucchia un po’ qua e là, o è
cresciuta la singola piantina nel paddock e la mangia, o gli vogliamo far
conoscere “qualcosa di nuovo” non succede nulla, ma se diventano un’abitudine allora
sono problemi. Queste, a differenza delle piante velenose, sono specifiche per
gli equini in quanto è sconsigliato somministrargliele in grosse dosi.
Queste piante sono:
Felci e Equiseto – Queste due piante, se in gerite in grosse quantità, continuamente
per diverse settimane, provocano danni legati alla carenza di vitamina B1.
Senecione – ingerito in grosse quantità per lunghi periodi,
anche di mesi, provoca danni al fegato.
Iperico e Grano saraceno – la tossicità è
presente solo in alcuni periodi, solitamente è nel periodo della fioritura, i
fiori sono più carichi di tossine, ma bisogna ingerirne in grosse quantità.
Causano sensibilità alla luce solare o per chiamare il problema col nome medico
Fotosensibilizzazione.
Robinia – causa
coliche e diarrea, le parti tossiche sono corteccia e foglie
Tutte le piante
appartenenti alla famiglia delle solanacee – queste contengono la solanina,
sostanza che ingerita dai cavalli in grosse quantità (parlo di abbondanti
solanacee date tutti i giorni per settimane) causano coliche e forme nervose.
Le più comuni:
Patate (le foglie e
il tubero in fase vegetativa, la buccia), Pomodoro
, Peperone , Melanzana, Pepino dolce, Tamarillo, Alchechengi.
Quercia e leccio –
ghiande, corteccia e foglie ingerite in grosse quantità causano coliche, in tempi
prolungati anche diarrea a volte emorragica e disturbi cardiaci.
Tutte le pianti
appartenenti alla famiglia delle crucifere, in particolare quelle il cui nome
comincia per cavolo– durante la digestione fermentano producendo abbondanti
gas e quindi causa di coliche gassose.
Le più comuni:
Cavolfiore, Cavolo
broccolo, Cavolo cappuccio, Cavolo verza, Cavoletti di Bruxelles , Cavolo rapa ,
Cavolo nero, Cavolo cinese.
Di questa famiglia
fanno anche parte, ma nel fermentare procurano meno gas la Rapa, Cima di rapa, Ravanello
, Ramolaccio, Rucola, Cren, Crescione inglese, Crescione di fontana, Navone.
Cipolla – può
irritare l’intestino, ingerita in grosse quantità e frequentemente causa
anemia.
Avocado – semi e
foglie ingerite in grosse quantità potrebbero dare problemi gastro intestinali.
Rabarbaro –
potrebbe dare problemi in caso di affezioni gastro-intestinali e problemi ai
reni se assunto frequentemente in grosse quantità.
Cachi – i frutti
troppo maturi (mollicci, di colore scuro ed eccessivamente dolci, tendenti al marcio) fermentano facilmente nell’intestino del cavallo causando coliche
gassose. Bisogna ingerirne veramente grandi quantità per avere problemi, pari ad una cassetta o più. L'eccesso di cachi ha effetto lassativo. Sono molto dolci, piacciono molto, vanno bene se non si esagera.
Cibi che non trovano in giro per il paddock, ma che vengono
somministrati dai proprietari. Ovviamente bisogna offrirgliene in quantità tali
da causare problemi, un assaggio non fa nulla, ma certi vizi è sempre meglio
non metterglieli.
Cibi lievitati
freschi (es. pane, dolci, pasa di pizza, ecc..) – grosse quantità causano
gonfiore addominale con possibili coliche gassose.
Grosse quantità di
pane secco – effetto astringente, può causare costipazione.
Ogni tipo di
merendina, biscotti, patatine fritte, ecc.. (tutti i cibi costituiti da molti
ingredienti, specialmente se non adatti ad un erbivoro e appartenenti
all’odierna industria alimentare) – grosse quantità causano coliche di
varia natura legate al fatto che lo stomaco dei cavalli non è fatto per
digerire questi cibi, e l’organismo è costretto a scartate tutto. Perseverare
ed eccedere a dargli ciò solo perché gli piace col tempo causa vere e proprie
intossicazioni alimentari.
Tutto ciò che
contiene animali e derivati – l’apparato digerente del cavallo non è
progettato per questo tipo di alimenti, il rischio di coliche è elevato, specialmente
quando si eccede. La maggior parte delle volte gli erbivori non si avventurano
in certi assaggi, ma sempre più spesso i cavalli vengono incuriositi e viziati
dai proprietari, tanto è che mettono in bocca ogni cosa che loro gli propinano.
Alcolici, bibite,
caffè, ecc.. (tutte le bevande) – assunte in grosse quantità fanno male al
cavallo poiché non solo possono dare problemi intestinali, ma anche causare
stati alterati. Se troppo caffè, troppo alcool da problemi a noi umani, gli
stessi effetti li ha su qualsiasi animale che eccede, anche se è difficile che
un cavallo eccede, i più curiosi solitamente assaggiano ma nulla di più. Le
bibite gassate in grosse quantità causano coliche, queste in quanto molto
zuccherine sono invitanti per i cavalli che hanno un senso del gusto dolce
molto sviluppato.
È sempre bene ricordare che il cavallo è un animale
ERBIVORO, e se prende tutto ciò che gli offriamo non è detto che gli faccia
bene, quindi attenzione, specialmente quando andiamo a somministrare cibo che
non è vegetale fresco e crudo.
Non mi stancherò mai di ripetere che eccessi alimentari possono causare problemi con conseguenti
malattie metaboliche. Problemi dovuti all’alimentazione non insorgono solo se
il cavallo mangia ciò che non dovrebbe, i problemi nascono dopo un periodo più
o meno lungo, di dieta inadeguata. Eccessi o carenze nutrizionali causano
problemi nel medio – lungo tempo, il cavallo
tra i tanti problemi che può avere a causa di ciò rischia anche di diventare
obeso o sottopeso.
Quindi non bisogna solo
spaventarsi dei –cibi vietati ma non letali-, bisogna anche preoccuparsi di
bilanciare correttamente la dieta quotidiana con i cibi che può tranquillamente
ingerire.
Il modo migliore per mantenere la buona salute è avere una dieta equilibrata al tenore di vita, l’età e la salute del nostro amico equino. Che magari una sola volta “sgarra” con un assaggino in più non fa niente, l’importante è che ciò non diventa un vizio e una situazione quotidiana, in quel caso fa male poiché c’è un cattivo equilibrio nella dieta o una perseveranza nell’ingerire sostanze che non gli fanno bene.
I premi, se non vengono dati in grosse quantità, non sono un problema. Ad esempio 2 mele e 1 carota sono un semplice assaggino, non coprono minimamente parte del fabbisogno nutrizionale del cavallo, sono paragonabili a due caramelle per noi umani.
Bisogna però calcolarli nella dieta nel momento in cui vengono dati in quantità tale da costituire la razione di un pasto o parte di esso, quindi all’incirca una cassetta da fruttivendolo o poco più. Anche il pascolo quando è ricco può sostituire un pasto, ed è anche al pascolo che bisogna fare attenzione poiché un pascolo molto ricco, specialmente di erba medica, può ugualmente causare malattie metaboliche, tra cui la podoflemmatite(laminite).
Il modo migliore per mantenere la buona salute è avere una dieta equilibrata al tenore di vita, l’età e la salute del nostro amico equino. Che magari una sola volta “sgarra” con un assaggino in più non fa niente, l’importante è che ciò non diventa un vizio e una situazione quotidiana, in quel caso fa male poiché c’è un cattivo equilibrio nella dieta o una perseveranza nell’ingerire sostanze che non gli fanno bene.
I premi, se non vengono dati in grosse quantità, non sono un problema. Ad esempio 2 mele e 1 carota sono un semplice assaggino, non coprono minimamente parte del fabbisogno nutrizionale del cavallo, sono paragonabili a due caramelle per noi umani.
Bisogna però calcolarli nella dieta nel momento in cui vengono dati in quantità tale da costituire la razione di un pasto o parte di esso, quindi all’incirca una cassetta da fruttivendolo o poco più. Anche il pascolo quando è ricco può sostituire un pasto, ed è anche al pascolo che bisogna fare attenzione poiché un pascolo molto ricco, specialmente di erba medica, può ugualmente causare malattie metaboliche, tra cui la podoflemmatite(laminite).
In casi particolari, come
sensibilità intestinale, utilizzo di farmaci, allergie o vari problemi che non
rendono la situazione “normale” è sempre bene contattare il veterinario
curante. Ad esempio ci sono alcune sostanze contenute in certi alimenti che
fanno contrasto con i farmaci, o cavalli con allergie ed intolleranze non
possono mangiare quel dato alimento o tutta la famiglia a cui appartiene quel
tipo di frutto o vegetale, ma fare di casi che sono delle eccezioni un riferimento
per tutti è errato. Ricordate sempre, che al di la degli assaggini, la dieta
del cavallo va ben bilanciata, e ciò va fatto da una persona competente che
possa vedere e valutare da vicino le condizioni del cavallo, magari da un
veterinario, ma MAI usando i forum o altro come manuale d’uso sulla
somministrazione di cibo, poiché è proprio così che si fanno i maggiori danni e
si provocano problemi di salute!
Copyright © 2014 – data odierna
Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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